Educare i propri bambin* non è un “lavoro” semplice.
Ci troviamo davanti alla persona che amiamo di più al mondo e vorremmo vederla sempre felice e soddisfatta.
Trovarsi davanti a dei “No”, che siano adeguati, alle diverse fasi di sviluppo, sono fondamentali per rispondere alle diverse esigenze e bisogni.
Nella primissima infanzia i “No” indicano al bambino come muoversi nell'ambiente e come interagire con gli altri, limitando tutte quelle azioni pericolose in cui si può incorrere.
Nella fase dell'infanzia i “No” vengono indicati per orientare i comportamenti, gli atteggiamenti, conoscere limiti e possibilità.
Ma quanto è importante trovare un equilibrio tra “Si” e “No”?
Nello sviluppo del bimb* sono importanti tanto i “Si” quanto i “No”, per permetterl* di comprendere, cosa potrebbe essere giusto e sbagliato.
Regole e confini sono utili e indispensabili per capire come comportarsi nei diversi contesti e nella relazione con gli altri.
Un genitore vorrebbe sempre accontentare i propri figl*,perché vederl* felic* è una sensazione unica, ma anche perché a volte si vorrebbe evitare il conflitto.
Capita così, di accettare le loro richieste, anche quando, per svariati motivi, dentro di noi sappiamo che, dovremmo dire un secco no!
Lo “scontro” che nasce nel momento in cui non siamo disponibili ad accogliere i loro desideri, è in realtà una possibilità di incontro con i nostri bimb*.
Non è semplice pronunciare il “No”, ma quando lo riteniamo opportuno, questo dovrebbe essere accompagnato da una spiegazione, in modo da permettere al bambin* di capire perché stiamo negando quella possibilità.
La reazione dei bimb* può variare dalla comprensione fino ad arrivare alla rabbia. Nelle diverse risposte emotive dovremmo mostrare, attraverso il nostro atteggiamento e le nostre parole, la voglia di accogliere, comprendere e supportare il loro stato d'animo, motivando la nostra scelta in modo chiaro e sicuro.
Con il tempo, la nostra coerenza, l'uso di poche e semplici norme e il supporto nell'affrontare un possibile “No”, porterà i nostri bimb* a capire cosa si può fare e non fare, avere dei limiti e rispettare le regole.
Il senso di colpa nel causare un sentimento di tristezza, rabbia o frustrazione può essere difficile da auto-regolare, ma l'amore che si ha per i propri bambin* deve trasmettersi attraverso i “Si” e anche i “No”, evitando situazioni potenzialmente pericolose, inadeguate alla loro età o ancora, semplicemente perché non è possibile in quella circostanza.
Regole… si o no?
Proporre delle regole chiare e coerenti ci permetterà di evitare di dire continuamente “No”.
Spieghiamo ai bambin* perché ci sono delle regole che vanno rispettate, motiviamo la nostra decisione di porre dei limiti , per evitare delle conseguenze spiacevoli o perché necessarie in determinati momenti e contesti.
Riproporre sempre le stesse regole permetterà ai bimb* di capire che certe azioni comportano delle conseguenze e saranno loro stessi, successivamente, a regolare il loro comportamento.
Tutto questo però richiede un modello di riferimento e tanta pazienza.
I “No” sono crescita, attivazione di risorse e gestione delle proprie emozioni. Un bimb* che impara che non sempre è tutto possibile, che bisogna dover aspettare, che non si può avere tutto ciò che si desidera, svilupperà consapevolezza emotiva e autonomia.
Dire “No” senza pronunciare il “No”.
Non sempre è necessario dire un “No” ai nostri bimb*, possiamo utilizzare altre strategie per guidarli a fare la giusta scelta o modificare il loro comportamento. Potremmo proporli un'alternativa a quell'azione o a quell'atteggiamento.
Ad esempio potremmo dire:
"camminiamo fino al bagno" invece di: "non correre";
"appoggiamo i giochi a terra" invece di: "non lanciare i giochi";
"stiamo attenti a bere l'acqua" invece di: "non bagnarti tutto";
"stiamo attenti a non sprecare l'acqua" invece di: "non giocare con l'acqua";
"parliamo a bassa voce" (mimando la tonalità) invece di: "non gridare".
I bambin* vivono e sperimentano l’ambiente in cui crescono, provano a superare i limiti e scoprono il mondo attraverso le loro esperienze. Il nostro ruolo è fondamentale, per guidarli nella scoperta e fare in modo che la loro personalità risalti nel rispetto degli altri e di ciò che li circonda.
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